24 luglio, 2007



HAPPY SUMMER 2007...

Alessandra B.

16 aprile, 2007

Foto Serata RYLA !!!



Ecco qui altre foto della serata nella qule ci siamo ritrovati assieme per festeggiare il primo anno dopo il nostro RYLA 2006!

12 aprile, 2007

blog di nuovo in vita...

per tenerlo vivo serve anche il tuo aiuto

06 aprile, 2007

..ryla 1 anno dopo



Ieri sera dopo 1 anno di ryla ci siamo ritrovati...che dire una piacevole e simpatica serata ricca come sempre di perline di saggezza,di cazzatine,di discorsi non troppo complicati,ricordi e tante altre cose...prossimi appuntamenti:seratina spacco a Lignano,gita a Roma dal Boss e vacanzina ad agosto a Creta...chi sarà se riusciremo a fare tutto ciò?!Mah ci proviamo lo stesso ad organizzare...e RYLA 2006 una grande esperienza e tanti nuovi amici...Alessandra

05 aprile, 2006

Articolo...

Come promesso, ecco l'articolo tanto atteso, doveva essere pubblicato sul Press ma... quello che ha fatto inorridire il boss della redazione... indignare i collaboratori e ridere tanti altri... beh, giudicate voi... magari ci siamo anche sbagliati!

Nel secondo giorno del Ryla 2006 la mattina è trascorsa approfondendo la problematica dell’acqua. La conferenza è stata tenuta dal Rettore di Ca’ Foscari Pier Francesco Ghetti.

Partendo dalla premessa che non ci accorgiamo della problematica dell’acqua il Prof. Ghetti ha introdotto il concetto che è rimasto alla base della sua dissertazione:
L’acqua è una risorsa ingiusta nello spazio e nel tempo”. In conseguenza a questa ingiustizia della risorsa l’uomo ha reagito di conseguenza creando i grandi invasi al fine di conservare e riutilizzare tramite la regolamentazione dell’uso dell’acqua dolce. Essa è solo il 3% dell’acqua presente sul globo. Di questa già esigua percentuale un altro 1,5% è in forma solida ed un altro 1,4% è sotterranea. Rimane così solo un 0,1% di acqua dolce liquida disponibile. Quindi nonostante noi la concepiamo come una risorsa illimitata in realtà l’acqua disponibile è solo una minima parte del totale presente sul pianeta.
La minima percentuale si mantiene tramite il ciclo idrogeologico.
Qui scatta la prima chicca della giornata: “ Ogni essere vivente vive di linee curve, tralasciando ogni doppiosenso” (della serie: you wish)
Il discorso dalle linee curve si sposta al problema dello smaltimento delle acque nere le quali erano storicamente veicolo d’infezione. Tale questione inizia ad essere approfondita all’inizio dell’800 quando viene introdotta l’acqua corrente negli edifici di CIC(H)AGO e si è anche dovuto pensare a come smaltire l’acqua che veniva utilizzata ai piani alti. A seguire il prof. Grezzi ci ha “deliziato” con un elenco di casi storici in cui ci si arrangiava come si poteva nello smaltimento delle acque nere:
La città di Parigi che fino alla fine del 1800 esportava le feci prodotte dai suoi valenti abitanti (Domanda: ma che c’era il mercato della medda?! Una cosa tipo la quotazione del petrolio. Esempio. Contadino:A quanto m’a metti oggi la medda? Banditore:Oggi stà a 9 euri ar chilo).
A Londra invece sotto i condomini vi era un capiente pozzo che raccoglieva tutti i “risultati” della vita comune. Peccato che detti pozzi venissero liberati una volta al mese. Dopo questo breve excursus storico si è finalmente passati a trattare i problemi attuali riguardanti le acque nere derivanti dall’addensamento urbano causato dall’industrializzazione.
La nuova sfida consiste nel “fondare” una nuova società dell’acqua in cui il problema sarà quello di avere un’abbondanza d’acqua che sia di qualità ottima.


Nyk85

28 marzo, 2006

6° Giorno

Questo post è dedicato a tutti coloro che speravano che il Blog non chiudesse i battenti appena conclusa la settimana RYLA...

Ok, la mattinata non poteva cominciare più freneticamente... Erano le 9:00, il Press non era pronto, il blog non era aggiornato e il relatore stava per cominciare il suo discorso riguardante il tema "Il governo del mondo: problemi, speranze, utopie"... meglio alzarsi dal letto!
Colazione al volo e poi di corsa a pubblicare il blog, che per fortuna era quasi pronto, quindi finire l'impaginazione del Press.
La mattinata si è rivelata tragica un pò per tutti visto che la sera prima pochi di noi sono tornati in camera prima dell 6:00... L'argomento del Prof. Barel era interessante visto che cercava di responsabilizzare tutti noi spiegandoci l'importanza di relazionrsi con gli altri per poter risolvere i propri problemi. Nella seconda parte della mattinata abbiamo avuto l'onore di conoscere uno dei più grandi esponenti di musica contemporanea Giusto Pio che ci ha proposto il "Video-ascolto" della sua ultima opera Isaia 6, 9-10, in quanto la sua opera comprendeva musica e quadri di arte contemporanea.
Ovviamente arriva l'ora di pranzo e tutti noi realizziamo che la fine di questa nostra esperienza sta arrivando inesorabilmente.
Nonostante tutto il morale è alto, durante il pranzo si discute del più e del meno come tutti gli altri giorni... Un brindisi finale per ringraziare gli organizzatori del Ryla, il Generale, il PG. Vittorio Andretta e ci si avvia verso la hall per gli ultimi saluti prima di salire in auto per tornare a casa.
Il resto del pomeriggio passa silenziosamente, sono immerso nei miei pensieri come probabilmente ognuno di noi, intento a ricordare e ad imprimere nella memoria gli avvenimenti accaduti nelle giornate trascorse in modo da non dimenticare quest'esperienza.
La sera dopo cena mi collego ad internet... e scopro con mia grande sorpresa che siamo di nuovo tutti insieme collegati... chi si messaggia con msn chi chiama con Skype... sembrava ancora di stare tutti insieme in hotel!
Cari "Rylisti", grazie a voi ho passato un'esperienza indimenticabile che porterò sempre dentro di me.
Nella speranza di incrociare nuovamente le nostre strade in futuro vi auguro buona notte.
Matteo

PS: L'ultimo numero del Press (5°) è stato, alla fine, stampato e distribuito.
PPS: Chiunque volesse scrivere un post per il Blog può mandarmi una mail con l'articolo allegato e provvederò personalmente all'inserzione.

26 marzo, 2006

Grazie Rylisti

Ciao Rylisti,
sono le 02:34 di domenica 26 marzo e sono qui a scrivervi forte non tanto delle poche ore di sonno recuperate o della pizza - mia linfa vitale - che ho mangiato stasera, quanto invece sostenuto dalla carica emotiva che ha contraddistinto questa settimana trascorsa assieme, trovandomi in balia della frenesia degli eventi che deve ancora lasciar spazio raziocinato alla presa di coscienza di quel che è accaduto.
Faccio appello dunque solo ad una sincera gratitudine, cresciuta in questo percorso, che ha attraversato quella fase delle tre 'C' che a mio avviso sono tre cardini importanti dell'oggi, proiettato al domani: Conoscere, Condividere, Collaborare. Al dì là dei relatori che si sono susseguiti in questi giorni il tema proposto credo si sia presentato da sé nella realtà stessa in cui ci siamo calati che devo dire mi ha colpito per la sua bellezza del saper conciliare divertimento e impegno.
Tutto ciò ha denotato uno spessore culturale decisamente singolare che, in tutta sincerità, si è tradotto in una sensazione di sollievo e compiacimento: non so cosa ci prospetta il futuro, ma sono forte della consapevolezza che ci saranno persone protagoniste del domani, accomunate dalla voglia di fare, cambiare e migliorare in nome dell'interesse e del bene comune.
Presupponendo che l'affetto si esplichi in variegate forme, nei vostri confronti è stato segnato dalla stima e dal rispetto, ovviamente nelle sfaccettature del caso dovute all'inevitabile diversità tra il maschile e il femminile.
Sono nostalgico per natura e spesso nella vita mi è capitato di barcollare sul filo della fragilità emotiva quando la commozione si mescola alla soddisfazione, ma alla fine prendo atto che certi sogni sono tali perchè rimangono tali, senza essere intaccati dalla quotidianità e abitudinarietà che accompagna la dimensione umana.
Confido nella speranza che le nostre strade si incontrino di nuovo anche se mi rendo conto che le variabili della vita siano a sfavore di ciò, ad ogni modo, come accade in queste situazioni, non manco di ripetere che il ricordo sarà sempre vivo e sarà considerevolmente parte di quel puzzle che incarna l'Io.

Buonanotte, in bocca al lupo
Filippo

Se...

Amici miei, questo post non racconterà la nostra ultima, intensa e, per certi aspetti, commovente giornata... In questo post, stanotte pubblichiamo la poesia che il nostro PG ci ha caldamente consigliato di leggere... e conoscendo la saggezza che questa straordinaria persona è riuscita a donarci in questi giorni leggere queste righe non sarà certo tempo sprecato.

Se…

Se riesci a non perdere la testa, quando tutti intorno

La perdono, e se la prendono con te;

Se riesci a non dubitare di te stesso, quando tutti ne dubitano,

Ma anche a cogliere in modo costruttivo i loro dubbi;

Se sai attendere, e non ti stanchi di attendere;

Se sai non ricambiare menzogna con menzogna,

Odio con odio, e tuttavia riesci a non sembrare troppo buono,

E a evitare di fare discorsi troppo saggi;


Se sai sognare – ma dai sogni sai non farti dominare;

Se sai pensare – ma dai pensieri sai non fare il fine;

Se sai trattare nello stesso modo due impostori

- Trionfo e Disastro – quando ti capitano innanzi;

Se sai resistere a udire la verità che hai detto;

Dai farabutti travisata per ingannar gli sciocchi;

Se sai piegarti a ricostruire, con gli utensili ormai tutti consunti,

Le cose a cui hai dato la vita, ormai infrante;


Se di tutto ciò che hai vinto sai fare un solo mucchio

E te lo giochi, all’azzardo, un’altra volta,

E se perdi, sai ricominciare

Senza dire una parola di sconfitta;

Se sai forzare cuore, nervi e tendini

Dritti allo scopo, ben oltre la stanchezza,

A tener duro, quando in te nient’altro

Esiste, tranne il comando della Volontà;


Se sai parlare alle folle senza sentirti re

O intrattenere i re parlando francamente,

Se né amici né nemici riescono a ferirti,

Pur tutti contando per te, ma troppo mai nessuno;

Se riesci a occupare il tempo inesorabile

Dando valore a ogni istante della vita,

Il mondo è tuo, con tutto ciò che ha dentro,

E, ancor di più, ragazzo mio, sei Uomo!

Kipling


25 marzo, 2006

5° Giorno

... sonno... la sveglia suona un volta, due, tre... apro gli occhi e... ore 9:12... Cxxxo che tardi! Io e Fil ci alziamo al volo e in 5 minuti ci prepariamo... Chi va in bagno per primo? Bah... "vai tu, no tu..." ora che ci decidiamo sono passati altri menuti preziosi... già immaginavamo le parole del Generale che ci rimproverava per il ritardo! Miracolosamente arriviamo in tempo e addirittura riusciamo a fare colazione ma non a rilegare il Press...
Alle 9:30, puntualissimo ci aspettava già sulla sua poltrona il Prof. Ignzio Musu dell'Università Ca'Foscari di Venezia; il relatore hatrattato principalmente 2 argomenti: "L'etica nell'economia" e "La globalizzazzione". Per quanto riguarda il primo argomento ha puntalizzato l'importanza della morale nell'economia, per il secondo, il relatore, è stato un pò più dettagliato in quanto molto ampio e articolato.
Dopo il pranzo il Prof. Ulderico Bernardi, docente di sociologia all'Università Ca'Foscari di Venezia, hatrattato il tema dell'emigrazione degli Italiani e dell'immigrazione degli stranieri nel nostro paese.
Scoprendo per caso il compleanno di Alessandro F., gli abbiamo fatto una sorpresa prendendo un paio di regali e organizzato, insieme al generale e al PG, una festa di compleanno!
Nonostante l'ora tarda, la maggior parte di noi è andata a divertirsi in disco rientrando intorno alle 5. Ovviamente, "i soliti noti" della redazione, hanno terminato l'ultimo numero del Press trascorrendo davanti al computer l'ultima serata del Ryla.

23 marzo, 2006

4° Giorno

...e fu sera, e fu mattina... quarto giorno. E' stato veramente faticoso alzarsi stamattina, a colazione infatti regnava un'insolito silenzio... Con altrettanta fatica ci siamo avviati verso la sala congressi, "pronti" ad ascoltare l'Arch. Franco Posocco di Venezia; la stanchezza cominciava già a farsi sentire! Il professore ci ha presentato la storia dell'urbanistica delle città mostrando le piantine delle prime città Mesopotaminche, come Babilonia e Ninive, fino ad arrivare ai piani regolatori delle più moderne citta, come New York e Los Angeles. Il relatore è stato preciso e dettagliato nella sua esposizione.
La nota negativa di questa nostra giornata è stato il pranzo, molti di noi non hanno apprezzato il bollito come secondo piatto. (disgustati dall'idea di mangiare la lingua di un'altro animale)
Nel pomeriggio, invece, abbiamo potuto ascoltare la dott. sa Paola Pagotto che ci ha presentato la cooperativa "Insieme si può" di Treviso. Già il nome era tutto un programma! La relatrice ha specificato che la cooperativa non ha altri fini aldilà del raggiungimento del pareggio in bilancio, infatti tutto l'utile viene reinvestito nel bilancio successivo. Per quanto possa sembrare un'associazione di volontariato, il nome non deve trarre in inganno in quanto i cooperatori sono professionisti stipendiati. Ha inoltre esposto esaurientemente i vari servizi che questa impresa offre. La sua relazione ci ha dato la possibilità di conoscere le differenze tra le diverse realtà regionali nell'ambito del volontariato giovanile.Era nell’aria sin dal primo giorno; il sito del mitico Hotel Fior pubblicizza la sua piscina semiolimpionica, i suoi campi da tennis e da calcetto e allora tutti i rylisti si sono muniti prontamente di costume da bagno (purtroppo inutile: la piscina è solo esterna!!) e alcuni (pochi ma buoni) anche di tenuta da calcetto. Le ore di ricerca per un misero pallone sono state ricompensate! Il receptionist consegna nelle mani di Gianpaolo il prezioso solido sferico!Tra i nostri beniamini troviamo Federica, giocatrice di tutto rispetto! Non tira mai indietro la gamba e lotta senza paura. Un bomber! E’ la notte delle grandi occasioni al Fior Stadium che ospita addirittura un solo spettatore: la mitica Giulietta, che si improvvisa anche fotoreporter oltre che raccattapalle e appendiabiti!!! I numeri in campo si sprecano: eurogoals, tunnels, dribblings, legni sensazionali! Uno schpettaculo!Nonostante la stanchezza post-partita le cena è proceduta senza intoppi, anzi, il nostro cameriere si è addirittura cimentato nella difficile arte di sbucciare l'arancia con forchetta e coltello! Altro schpettaculo! Dopo cena tutti fuori, o quasi... i soliti noti (Press) più qualche pigrone rimangono in hotel a passare una serata tranquilla.