HAPPY SUMMER 2007...
Alessandra B.
Rotary Youth Leadership Awards
Come promesso, ecco l'articolo tanto atteso, doveva essere pubblicato sul Press ma... quello che ha fatto inorridire il boss della redazione... indignare i collaboratori e ridere tanti altri... beh, giudicate voi... magari ci siamo anche sbagliati!
Nel secondo giorno del Ryla 2006 la mattina è trascorsa approfondendo la problematica dell’acqua. La conferenza è stata tenuta dal Rettore di Ca’ Foscari Pier Francesco Ghetti.
Partendo dalla premessa che non ci accorgiamo della problematica dell’acqua il Prof. Ghetti ha introdotto il concetto che è rimasto alla base della sua dissertazione:
“L’acqua è una risorsa ingiusta nello spazio e nel tempo”. In conseguenza a questa ingiustizia della risorsa l’uomo ha reagito di conseguenza creando i grandi invasi al fine di conservare e riutilizzare tramite la regolamentazione dell’uso dell’acqua dolce. Essa è solo il 3% dell’acqua presente sul globo. Di questa già esigua percentuale un altro 1,5% è in forma solida ed un altro 1,4% è sotterranea. Rimane così solo un 0,1% di acqua dolce liquida disponibile. Quindi nonostante noi la concepiamo come una risorsa illimitata in realtà l’acqua disponibile è solo una minima parte del totale presente sul pianeta.
La minima percentuale si mantiene tramite il ciclo idrogeologico.
Qui scatta la prima chicca della giornata: “ Ogni essere vivente vive di linee curve, tralasciando ogni doppiosenso” (della serie: you wish)
Il discorso dalle linee curve si sposta al problema dello smaltimento delle acque nere le quali erano storicamente veicolo d’infezione. Tale questione inizia ad essere approfondita all’inizio dell’800 quando viene introdotta l’acqua corrente negli edifici di CIC(H)AGO e si è anche dovuto pensare a come smaltire l’acqua che veniva utilizzata ai piani alti. A seguire il prof. Grezzi ci ha “deliziato” con un elenco di casi storici in cui ci si arrangiava come si poteva nello smaltimento delle acque nere:
La città di Parigi che fino alla fine del 1800 esportava le feci prodotte dai suoi valenti abitanti (Domanda: ma che c’era il mercato della medda?! Una cosa tipo la quotazione del petrolio. Esempio. Contadino:A quanto m’a metti oggi la medda? Banditore:Oggi stà a 9 euri ar chilo).
A Londra invece sotto i condomini vi era un capiente pozzo che raccoglieva tutti i “risultati” della vita comune. Peccato che detti pozzi venissero liberati una volta al mese. Dopo questo breve excursus storico si è finalmente passati a trattare i problemi attuali riguardanti le acque nere derivanti dall’addensamento urbano causato dall’industrializzazione.
La nuova sfida consiste nel “fondare” una nuova società dell’acqua in cui il problema sarà quello di avere un’abbondanza d’acqua che sia di qualità ottima.
Se…
Se riesci a non perdere la testa, quando tutti intorno
La perdono, e se la prendono con te;
Se riesci a non dubitare di te stesso, quando tutti ne dubitano,
Ma anche a cogliere in modo costruttivo i loro dubbi;
Se sai attendere, e non ti stanchi di attendere;
Se sai non ricambiare menzogna con menzogna,
Odio con odio, e tuttavia riesci a non sembrare troppo buono,
E a evitare di fare discorsi troppo saggi;
Se sai sognare – ma dai sogni sai non farti dominare;
Se sai pensare – ma dai pensieri sai non fare il fine;
Se sai trattare nello stesso modo due impostori
- Trionfo e Disastro – quando ti capitano innanzi;
Se sai resistere a udire la verità che hai detto;
Dai farabutti travisata per ingannar gli sciocchi;
Se sai piegarti a ricostruire, con gli utensili ormai tutti consunti,
Le cose a cui hai dato la vita, ormai infrante;
Se di tutto ciò che hai vinto sai fare un solo mucchio
E te lo giochi, all’azzardo, un’altra volta,
E se perdi, sai ricominciare
Senza dire una parola di sconfitta;
Se sai forzare cuore, nervi e tendini
Dritti allo scopo, ben oltre la stanchezza,
A tener duro, quando in te nient’altro
Esiste, tranne il comando della Volontà;
Se sai parlare alle folle senza sentirti re
O intrattenere i re parlando francamente,
Se né amici né nemici riescono a ferirti,
Pur tutti contando per te, ma troppo mai nessuno;
Se riesci a occupare il tempo inesorabile
Dando valore a ogni istante della vita,
Il mondo è tuo, con tutto ciò che ha dentro,
E, ancor di più, ragazzo mio, sei Uomo!
Kipling